Si è svolta nell’aula consiliare del Comune di Priolo Gargallo la conferenza stampa per comunicare ai cittadini lo stato delle attività del Comitato per la mancata bonifica ed abbandono di rifiuti nella penisola Magnisi (sito archeologico di Thapsos), intervenuti il deputato componente della commissione ecoreati alla Camera Fausto Raciti, il deputato regionale Giovanni Cafeo, il Sindaco di Priolo Pippo Gianni, il leader dell’opposizione in consiglio comunale Alessandro Biamonte ed il Presidente del comitato Carmelo Susinni. Il consigliere Biamonte” ha evidenziato che la bonifica della discarica di pirite nella penisola Magnisi è un atto di giustizia che i cittadini attendono da tanto tempo, e di fronte a tematiche così importanti che riguardano la salute della collettività, non devono essere messe in atto barriere di partito, e che tutti dobbiamo proporre e collaborare per un fine comune, cioè quello della bonifica definitiva.La problematica delle bonifiche è l’unica che potrebbe condurre verso la normalizzazione ambientale della zona industriale. Anche l’occupazione, ormai ridotta al lumicino, nell’area industrializzata da oltre mezzo secolo potrebbe avere un rilancio se fosse avviata realmente la bonifica. Del problema parlano tutti da anni, in verità pochissimo si è fatto di concreto.
Cittadini e parlamentari del territorio dovrebbero trovarsi insieme a dibattere su come affrontare l’argomento e raggiungere l’obiettivo concretamente, e non attraverso le semplici dichiarazioni d’intenti che fino ad oggi non hanno prodotto che aspettative tradite ad ogni livello.
Da tempo chiediamo bonifiche e risanamento ambientale.Ogni giorno siamo costretti a battagliare per la tutela della salute e dell’occupazione. Occorre, pertanto, fare chiarezza subito, creare una rete fra i comuni e i deputati della provincia di Siracusa.
Continua Biamonte i soldi stanziati dalla regione sono bastevoli solo per la messa in sicurezza dei due siti , per questo abbiamo preparato un atto di indirizzo per l’amministrazione comunale ,di mettere in atto tutti quei meccanismi previsti dalla legge per l’utilizzo delle somme comunali per la bonifica definitiva dei siti : Penisola Magnisi e campo Ex Feudo procedendo con azioni legali per fare chiarezza sull’inerzia del Ministero dell’ambiente e della regione siciliana al fine di tutelare l’ambiente e la salute del cittadino”.
L’on. Giovanni Cafeo ha avanzato la richiesta di istituire una commissione di inchiesta delle bonifiche in sede regionale, ricordando che la nostra non è la battaglia di uno schieramento politico, ma deve essere comune assieme a tutti gli altri schieramenti. Il presidente del Comitato Carmelo Susinni ha ringraziato il Sindaco di Priolo Pippo Gianni per averci ospitato nell’aula consiliare, i deputati presenti Fausto Raciti e Giovanni Cafeo per il sostegno al comitato e per l’impegno nelle sedi istituzionali, necessaria collaborazione per dare un ulteriore avanzamento risolutivo della bonifica. La bonifica della penisola Magnisi (sito archeologico di Thapsos) prosegue Susinni, oltre a tute consentirà la riqualificazione e quindi la promozione e fruibilità del sito archeologico, una opportunità di crescita culturale del nostro territorio. Ha concluso la conferenza stampa l’on. Fausto Raciti, che ha illustrato i contenuti dell’interrogazione parlamentare.
Nel suo intervento l’On. Raciti oltre ad esporre i punti salienti della sua interrogazione al Ministro dell’ambiente ha ricordato che dopo 18 anni occorre un impegno concreto da parte delle istituzioni. “Non è tempo per legiferare ma per un atto amministrativo che concretizzi una bonifica totale dei siti contaminati”. Al di là di ogni ragione di parte occore per il parlamentare “uno sforzo comune di stato, regione e organi tecnici ed amministrativi per una soluzione definitiva del problema che oltre a causare un serio allarme ambientale rappresenta anche un insormontabile freno allo sviluppo di progetti alternativi di valorizzazione del territorio.
Il sindaco Gianni :
Appena insediata, l’amministrazione comunale ha subito cominciato la procedura per mettere in sicurezza ed eliminare la cenere di pirite dalla Penisola Magnisi e dal campo sportivo ex Feudo. Innumerevoli incontri, conferenze dei servizi con la Regione, Invitalia, le aziende e tutti i soggetti interessati e almeno 5 incontri a Palermo per chiedere lo stanziamento delle risorse necessarie. Visto che il Governo nazionale, alla fine dello scorso anno, ha eliminato l’equilibrio di bilancio, l’amministrazione comunale intende dunque inserire nel prossimo bilancio risorse destinate proprio alla risoluzione del problema pirite. Il sindaco Gianni ha inoltre chiesto che vengano nuovamente assegnati al Comune di Priolo i 650 mila euro destinati alla progettazione, che verra’ eseguita dal Governo regionale. Fondi che potrebbero aggiungersi ai 750 mila euro gia’ stanziati grazie alla rimodulazione del “Patto per il Sud”, che serviranno per la messa in sicurezza del cantiere nel campo sportivo ex Feudo e San Foca’ e dell’ex cantiere Thapsos. “Se non dovessero arrivare le somme necessarie – ha detto il primo cittadino – verra’ intentata una causa contro Invitalia, le aziende, la Regione e gli altri soggetti responsabili della mancata rimozione dei cumuli di pirite”. Vista la contraddizione nella classificazione della pirite tra i vari uffici e l’ARPA, il primo cittadino ha chiesto agli uffici del Comune che venga espletata una gara per affidare a 3/4 laboratori l’esecuzione delle analisi per avere certezza sulla classificazione della cenere di pirite e sapere in particolare se e’ stata depauperata dal ferro e dagli elementi tossici o se si tratta di materiale ancora altamente nocivo e inquinante.