Settore industriale siciliano in crisi e politica di rilancio ormai necessaria. Lo hanno ribadito Femca e Cisl Sicilia nel corso dell’ultimo Consiglio generale convocato dal segretario Franco Parisi alla presenza del segretario generale nazionale Nora Garofalo e del segretario generale della USR Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio. Un focus puntuale che ha consentito, al sindacato, di puntare il dito contro la mancanza di strategia complessiva per un comparto che viene criminalizzato invece che potenziato.
«Questa nostra provincia mantiene una forte vocazione industriale connaturata, ormai, con la propria storia economica – rilancia il segretario generale della Femca Cisl Ragusa Siracusa, Emanuele D’Ignoti Parenti – L’intera Sicilia, e ovviamente questa parte del sud est, ha bisogno di un’economia diversificata. Per fare questo è necessaria una forte integrazione con gli altri settori e un patto con le industrie per una sempre maggiore sostenibilità degli impianti.
Qualcuno strumentalmente associa industria e inquinamento – continua ancora D’Ignoti Parenti – mentre ci sono esperienze che dimostrano che può esserci uno sviluppo sostenibile.
Noi ci stiamo confrontando continuamente con le aziende e troviamo disponibilità al dialogo su vari ambiti. Abbiamo, ad esempio, ribadito la necessità di una politica degli appalti trasparente che rispetti certamente il diritto di impresa ma salvaguardando, nel contempo, la professionalità ed i diritti dei lavoratori.
Serve però capire – conclude il segretario generale della Femca territoriale – quale sia il disegno industriale del governo regionale. La politica deve dare un’impronta per salvaguardare un settore trainante per la nostra economia.»