I Carabinieri della Stazione di Avola, all’esito di articolata attività investigativa, coordinata dal Procuratore Fabio Scavone e diretta dal Pubblico Ministero Carlo Enea Parodi, hanno dato esecuzione a misura cautelare nei confronti di Danilo CARBÈ , 24 anni, accusato di tentato omicidio ed omissione di soccorso.
Nello specifico le investigazioni hanno permesso di ricostruire quanto avvenuto nella notte del 26 maggio u.s., allorquando il CARBÈ, a bordo dell’autovettura a lui in uso mentre percorreva la centrale via Linneo dell’abitato di Avola, investiva volontariamente G.M., classe 2003, procurandogli traumi diffusi dichiarati guaribili in 30 giorni di prognosi. L’origine del risentimento dell’autore dell’investimento verso la vittima sarebbe da ricondursi ad una lite nata tra i due per futili motivi, verosimilmente riconducibili allo stato di ebbrezza alcolica in cui si trovavano entrambi poco prima dell’urto volontario. Nello specifico il CARBÈ avrebbe intenzionalmente deviato la corsa della propria autovettura al fine di investire il giovane, dandosi immediatamente alla fuga dopo aver commesso il fatto. Il CARBÈ, al fine di alleggerire la sua posizione ed attenuare le responsabilità a suo carico, si era presentato solo ore dopo presso la locale Stazione Carabinieri, quando era già stato identificato quale l’autore del grave reato che avrebbe potuto arrecare danni ben più gravi alla sua vittima. L’Autorità Giudiziaria di Siracusa ha disposto l’arresto del giovane che, al termine delle formalità di rito, è stato accompagnato presso la propria abitazione, in regime degli arresti domiciliari.