“E’ molto grave quanto accaduto Domenica 23 Giugno 2019 presso la Riserva Naturale Orientata Oasi Faunistica di Vendicari con l’incendio sviluppatosi all’interno di un terreno in prossimità dell’ingresso Eloro dell’area protette, molto frequentato da turisti, visitatori e bagnanti.Un disastro che ha arrecato un danno notevole a 42 automobili colpite dall’incendio, molto grave e poteva finire anche peggio sè qualcuno si fosse realmente fatto male e per fortuna non è accaduto. Da un punto di vista ambientale, si poteva sviluppare un incendio notevole che avrebbe potuto compromettere notevolmente il patrimonio naturale della riserva naturale e ricordo che non molto lontano dal luogo, si trova l’area archeologica di Eloro di grande importanza culturale e ancora ad oggi chiusa al pubblico.Marco Mastriani, componente al C.R.P.P.N. (Consiglio Regionale Protezione Patrimonio Naturale) a Palermo, presso l’Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente afferma: non conosco le motivazioni per cui la Regione Siciliana e nello specifico l’Assessorato Regionale all’Agricoltura e allo Sviluppo Rurale non applica la legge, ovvero il D.A. n°85 del 12 Marzo 2015 con cui si stabilisce il ticket d’ingresso in alcune aree protette fra cui la R.N.O. Oasi Faunistica di Vendicari. Uno strumento importante, i cui proventi così come previsto dal D.A. devono essere utilizzati per il miglioramenti dei servizi all’interno dell’area protetta. Nello specifico, si ricorda, che l’art. 2 del D.A. n° 85 del 12 Marzo 2015 recita: “Tali somme saranno versate, dall’Ente gestore, nel bilancio della Regione, rubrica Dipartimento Ambiente, nel capitolo di entrata 1810 “Proventi derivanti dalla vendita di biglietti di accesso per le aree naturali protette e per le aree attrezzate ad eccezione per quelle ubicate nelle isole minori”. L’art.3 del D.A. N° 85 del 12 Marzo 2015 recita: “L’Ente Gestore, nel rispetto dei principi di autonomia e sussidiarietà, provvederà a realizzare i servizi e le modalità di fruizione degli stessi dandone comunicazioneall’ Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente”.Pertanto, sè si applicasse il ticket d’ingresso, cosi come previsto dalla normativa, si potrebbero creare tutti quei servizi ad oggi assenti, che servirebbero a qualificare la riserva naturale e offrire maggiori servizi ai visitatori e soprattutto anche i posteggi, gestiti direttamente dall’Ente Gestore, in completa sicurezza per le autovetture e i visitatori.Chiedo all’Assessore Regionale all’Agricoltura e allo Sviluppo Rurale, Edy Bandiera, di cui è la competenza nelle aree protette in gestione dell’Azienda Foreste Demaniali, perchè la Regione Siciliana fino ad oggi non ha applicato il D.A. n° 85 del 12 Marzo 2015? Chi pagherà per i mancati introiti derivanti dalla non applicazione del D.A. n° 85 del 12 Marzo 2015? Perchè non si vuole applicare la normativa esistente al fine di migliorare la qualità dei servizi e la tutela nella R.N.O. Oasi Faunistica di Vendicari ma anche nella R.N.O. Pantalica Val d’Anapo e a Cava Grande del Cassibile?Chiedo riposta a questi quesiti e soprattutto chiedo che si applichi la normativa vigente al fine di poter creare tutti quei servizi ad oggi assenti all’interno delle aree protette della provincia di Siracusa, migliorando l’immagine turistica delle nostre riserve naturali, riaprendo tutti i sentieri ad oggi ancora chiusi come quello “Scala Cruci” della R.N.O. Cava Grande del Cassibile e il tratto della Valle dell’Anapo, che diventano uno strumento utile e importante per consentire ai visitatori di poter ammirare le bellezze naturalistiche della nostro territorio….Non si possono più tollerare ritardi amministrativi nell’applicazione della normativa regionale…!!!
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